Forecast budget: che cos’è? Come si prepara e quando?

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All’interno della pianificazione aziendale sono diversi gli accorgimenti e gli aspetti che non possono essere in alcun modo tralasciati o sottovalutati. Uno dei principali step da cui partire quando si propone un qualsivoglia tipo di progetto o impresa aziendale è la valutazione del budget a disposizione. Ciò viene spesso frainteso, scambiato o considerato allo stesso modo della previsione (in inglese “forecast“), che però, in realtà, è leggermente diversa. Nelle prossime righe cercheremo di fare chiarezza sulla differenza tra budget e forecast e sul loro impiego all’interno della realtà aziendale e non.

Definizioni di budget e forecast

Come già accennato, i concetti di budget e forecast, benché simili, presentano delle differenze sostanziali all’interno del loro utilizzo. Quando si parla di budget, infatti, si fa riferimento a una determinata cifra stimata e stabilita entro la quale muoversi all’interno di un determinato lasso di tempo o periodo. Si può trattare anche di un insieme di risorse da impiegare allo scopo della realizzazione di un progetto o di una attività.

Il forecast, corrispondente all’italiano “previsione” (anche se più precisamente dovrebbe essere definito bilancio pre-consuntivo), è invece, come dice la parola stessa, una previsione o una stima delle risorse di cui si potrebbe aver bisogno nel corso dello svolgimento delle attività. All’interno della previsione possiamo quindi trovare proiezioni e valutazioni delle condizioni sia relative al momento della partenza che a quello del completamento di un determinato progetto. Tramite il forecast l’azienda è in grado di elaborare una stima delle risorse, dei tempi e delle modalità di cui avrà bisogno affinché si realizzino gli obiettivi prefissati. Un’altra sostanziale differenza tra budget e forecast è relativa al raggio di azione temporale. Se infatti nel caso del budget il periodo preso in analisi è relativo all’anno successivo, in quello del forecast si prende in esame l’anno in corso.

In ambito aziendale, possiamo quindi affermare che le procedure di aggiornamento e definizione del budget (che possono intendersi su base annuale, ma anche in base a periodi di tempo più o meno estesi) sono strettamente collegate alle previsioni fornite dal forecast. Tramite il forecast si fissa il target (generalmente annuo) da raggiungere e si prevede, tramite una stima basata sull’analisi dei dati a disposizione, quale può essere il budget a disposizione.

Come si prepara il forecast?

Preparare un forecast preciso e attendibile è alla base di una previsione e una organizzazione ottimale delle attività aziendali. Come nel caso della definizione del budget, anche la preparazione del forecast gioca infatti un ruolo decisivo all’interno delle attività di controllo di gestione. La realizzazione è piuttosto semplice, in quanto prevede innanzitutto l’analisi dei dati contabili, per esempio a partire da inizio a metà anno.

Immaginando che l’obiettivo del forecast sia quello di prevedere il bilancio con cui si chiuderà l’anno, si può procedere sommando i ricavi ottenuti fino a quel punto e dividendoli per il numero di mesi trascorsi. Per esempio, se si considera di fare il forecast a giugno, la somma ottenuta dovrà essere prima divisa per sei e poi, per ottenere una previsione semplice, il risultato andrà moltiplicato per 12, quanti sono i mesi dell’anno.

Confrontando il dato così ottenuto rispetto a quello relativo agli anni passati sarà facilmente intuibile qual è l’andamento aziendale. Ciò può essere operato sia in relazione a un determinato comparto, che alla gestione aziendale globale. In ogni caso, la base fondamentale da cui partire saranno i dati in possesso dell’imprenditore.

Ça va sans dire che, ovviamente, questo esempio è estremamente semplicistico e mira a una mera comprensione del meccanismo alla base del forecast. I dati da tenere in considerazione sono molteplici, tra cui rientra anche l’eventuale stagionalità dell’attività.

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