Volete ampliare il vostro commercio? Avete voglia di investire e non volete farlo in Italia? Gli USA potrebbero essere la soluzione ai vostri problemi. Infatti aprire un’attività negli USA è meno macchinoso e difficile che non in Italia, e potrebbe essere una buona opportunità. Certo, gli Stati Uniti non sono di sicuro un paradiso fiscale ma di certo un Paese dove l’iniziativa economica è sempre incentivata ed è un mercato enorme, dove si può cominciare un’attività o espandere una che si abbia già.
Sono davvero tantissimi i motivi che possono spingere una persona ad aprire un’attività negli Stati Uniti: la maggior parte ne approfitta per cambiare vita, chi ha un’impresa cerca di reagire ad una domanda insoddisfacente da parte del mercato europeo, altri vogliono invece lanciare un business che ritengono più fortunato se avviato negli USA.
Ovviamente non ci si sveglia una mattina e si decide di portare la propria azienda in America. I passi da compiere sono diversi e ci sono alcune pratiche burocratiche tutt’altro che semplici da gestire. Per questo sono nate diverse realtà, come aziendainusa.com che offrono consulenza professionale alle aziende che vogliono esportare negli Stati Uniti o avviare un’attività oltreoceano.
In quali settori è meglio investire si vuole avviare un’attività negli USA partendo da zero? La maggior parte degli italiani apre aziende nel settore immobiliare, specialmente in zone come la Florida, ma c’è anche chi commercia prodotti tipicamente italiani come il cibo tradizionale, dato che in America è sempre molto apprezzato. C’è stato anche chi ha aperto attività per l’amministrazione di condomini ma in realtà il mercato è ampio e si può tentare di tutto, dai negozi con beni di lusso – magari alta moda italiana – all’apparecchiatura semplice, al ristorante e via dicendo. Ovviamente bisogna studiare bene il luogo dove si intende cominciare un’attività negli USA.
In quali zone conviene investire? Chi sceglie la Florida è motivato dalla convenienza fiscale dello Stato in questione, chi va a New York invece lo fa perché la ritiene la città delle opportunità, dato la numerosità degli abitanti. Bisogna però valutare bene il mercato locale (offerta e domanda, concorrenza), gli aspetti fiscali e giuridici (ricordiamo che gli USA sono uno Stato federale) e il costo del lavoro se si intende assumere. A questo proposito, redigere un business plan (strumento indispensabile per pianificare l’apertura di un’attività in Italia) diventa fondamentale soprattutto quando si va ad affrontare un Paese che non si conosce a fondo.
Chi può aprire un’attività negli USA? Gli italiani possono farlo, rispettando le leggi sull’immigrazione. Senza visto di lavoro è possibile aprire l’attività ma dipende dalla forma societaria che si vuole ottenere.
Riguardo la forma societaria, vicino alle nostre Società a Responsabilità Limitata in USA troviamo le Limited Liability Company, mentre le Corporation sono più simili alle nostre Spa. Entrambe possono essere costituite senza perdere tempo e con un buon abbattimento dei costi. Una volta aperta la società, si ottiene l’Employer Identification Number che permette anche di aprire un conto corrente bancario e di far partire il business negli USA.
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