Conferimenti d’azienda: che tipo di operazioni sono? Come realizzarle?

impresa

Il conferimento d’azienda è un’operazione straordinaria che prevede l’apporto di un ramo dell’azienda o dell’azienda stessa, all’interno di un altro complessi di beni o un’altra imprese. Per saperne di più su come funziona, si può continuare a leggere questa pagina.

Cosa prevede il Codice Civile

Per regolare un’operazione come il conferimento d’azienda, bisogna fare riferimento a quattro degli articoli del Codice Civile, ovvero:

  • l’articolo 2342, che riguarda proprio i conferimenti di beni in natura e/o crediti, e dove si specifica che non sono oggetti di conferimento le prestazioni di servizi o di opera;
  • l’articolo 2343, nel quale si stabilisce come fare la stima dei conferimenti dei beni in natura e crediti;
  • l’articolo 2557, dove si specifica come funziona il divieto di concorrenza;
  • l’articolo 2560, che fa riferimento ai debiti relativi all’azienda ceduta, in cui si specifica che l’alienante non è esonerato dai debiti dell’azienda.

Bisogna aggiungere che il conferimento può avvenire sia in una società di nuova costituzione o preesistente. Nella composizione del capitale sociale, poi, la contabilità sostituisce una riserva da conferimento allo stato patrimoniale e scrive una plusvalenza all’interno del conto economico.

Come avviene il conferimento d’azienda

In questa operazione, bisogna fare la distinzione tra due soggetti, ovvero il conferente e il conferitario. Il conferente, che è un soggetto giuridico che effettua l’apporto e riceve in cambio delle partecipazioni. Esso può essere una persona fisica, un imprenditore individuale oppure un ente, commerciale o no, oppure una società, di qualunque tipo. Il conferitario, invece, ossia colui che riceve l’azienda o un suo ramo, può aumentare il suo capitale, liberando le partecipazioni. Tuttavia, egli non è una persona fisica, ma un’azienda o un altro ente.

Per il conferimento, bisogna poi fare una perizia sull’azienda, ed essa deve comprende un’analisi di quest’ultima, la descrizione analitica dei cespiti conferiti, la data di riferimento delle valutazioni, l’attestazione del valore del capitale sociale, l’illustrazione analitica con criteri di valutazione e lo svolgimento analitico del procedimento di valutazione.

Se il valore di questa stima è inferiore a un quinto rispetto al suo conferimento, è necessario ridurre il capitale sociale attraverso l’annullamento delle azioni corrispondenti al valore della rettifica dell’impresa, ed il conferente versa la differenza di tale valore. Ci può essere anche un recesso della società conferente con diritto alla restituzione di quanto esso è apportato.

Il conferitario, poi, subentra nei contratti stipulati dal conferente, che non abbiano un carattere non personale. Anche un terzo contraente può recedere entro tre mesi dall’iscrizione dal conferimento del Registro delle Imprese. I crediti vengono conferiti al conferitario e i rapporti di lavoro precedenti continuano. C’è, tuttavia, il divieto di fare concorrenza al conferente.

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.