Calcolo pensione INPDAP: ecco chi può farlo, dove e come!

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Fino al 2011 era attivo l’INPDAP, ovvero l’Istituto Nazionale Previdenza Dipendenti Pubblica Amministrazione. Si trattava di un ente che provvedeva alla ricezione dei contributi previdenziali, e quindi anche all’erogazione delle pensioni per la maggior parte dei dipendenti pubblici. Benché quest’ente sia quasi del tutto non più attivo, i dipendenti pubblici che presso di esso hanno versato i propri contributi previdenziali si chiedono come effettuare il calcolo pensione INPDAP. Ecco una breve panoramica e le informazioni necessarie su questo tema.

Che cos’era l’INPDAP?

Prima di approfondire il tema del calcolo pensione INPDAP, è importante specificare che questo ente non è più in funzione. Infatti, è stato soppresso in data 6 dicembre 2011 per effetto del Decreto Salva Italia emanato dal Governo Monti. A seguito di questo provvedimento, l’INPS si è fatto carico delle sue funzioni. Nonostante ciò, sussistono ancora diverse sedi ex-INPDAP che tutt’oggi svolgono attività connesse ai compiti istituzionali per i quali è stato fondato.

Ad ogni modo, l’’INPDAP (Istituto Nazionale Previdenza Dipendenti Pubblica Amministrazione) è stato un ente pubblico non economico istituito con la Legge 537 del 24/12/1993 e successivo Decreto legislativo 479 del 30/06/1994. Lo scopo di questo ente era quello di centralizzare le funzioni che, fino a quel momento, erano di responsabilità di enti minori, quali ENPAS, INADEL ed ENPDEP. Nello specifico, l’ENPAS si occupava di liquidare quanto previsto al personale dipendente dello Stato. L’INADEL era invece dedicato ai dipendenti degli enti locali e, infine, L’ENPDEP provvedeva alla liquidazione dell’assegno funerario al personale dipendente dagli enti di diritto pubblico.

Le funzioni dell’INPDAP, riassumendo, erano e sono in parte ancora oggi le seguenti:

  • ricevere i contributi previdenziali per quasi tutti i dipendenti pubblici;
  • erogare le pensioni al personale quiescente;
  • erogare il trattamento di fine servizio (TFS)
  • dal 2001, erogare il trattamento di fine rapporto (TFR) ai dipendenti pubblici;
  • concedere piccoli prestiti (fino a 8 mensilità), cessioni e mutui edilizi a tasso agevolato al personale iscritto all’Istituto;
  • fornire servizi di carattere sociale ai propri iscritti, ai pensionati e figli degli iscritti che possono godere di borse di studio, master, case albergo e anche di vacanze studio.

Calcolo pensione INPDAP tra ieri e oggi

Come già accennato, l’INPDAP provvedeva, fino al 2012, non solo a ricevere i contributi previdenziali, ma anche, di conseguenza, a erogare le pensioni per la maggior parte dei dipendenti pubblici. Per questo motivo in molti tra questi si sono chiesti nel corso degli anni come avvenisse il calcolo pensione INPDAP. In questo modo potevano essere quindi a conoscenza dell’ammontare della propria pensione una volta entrati in quiescenza.

È però doveroso sottolineare ancora una volta come la gestione delle funzioni di competenza dell’INPDAP sia, attualmente, passata nelle mani dell’INPS, e più precisamente nella Gestione Dipendenti Pubblici.

Come effettuare il calcolo pensione INPDAP

In ogni caso, per conoscere l’ammontare della pensione che si percepirà si deve comunque effettuare il calcolo pensione INPDAP secondo i criteri da questo stabiliti. Le tipologie di calcolo pensione INPDAP sono quindi sempre tre, anche in considerazione delle nuove regole apportate dalla Legge di Bilancio 2017 (Riforma Fornero):

  • contributivo
  • retributivo
  • misto

Per effettuare il calcolo pensione INPDAP bisogna quindi in primo luogo tenere in considerazione l’aliquota per le pensioni Inpdad, pari al 33%, di cui l’ 8,80% a carico del lavoratore, per i dipendenti delle amministrazioni statali, e del 32,65%, di cui l’8,85% a carico del lavoratore, per dipendenti delle ASL e degli enti locali.

In base al calcolo contributivo, applicabile ai dipendenti pubblici con anzianità contributiva compresa tra 15 e 18 anni, l’importo della pensione dipende dalla somma contributi versati. Questa cifra deve essere poi moltiplicata per un coefficiente che varia in base all’età anagrafica.

Il calcolo retributivo si rende invece necessario per a quanto ammonta la pensione dei dipendenti pubblici con più di 18 anni di contributi alla data del 31 dicembre 1995. L’ammontare della pensione si ricava facendo la media delle retribuzioni in rapporto a:

  • età anagrafica;
  • anzianità contributiva;
  • retribuzione lorda pensionabile;
  • rivalutazione delle retribuzioni;
  • aliquota di rendimento.

Se invece vogliamo quantificare l’ammontare della pensione dei dipendenti pubblici INPDAP che alla data del 31 dicembre 1995 avevano versato meno di 18 anni di contributi, impiegheremo il calcolo pensione INPDAP misto. Questo si effettua sulla base sia del sistema retributivo per gli anni di lavoro antecedenti al 31 dicembre 1995, sia sul sistema contributivo per quelli successivi al 31 dicembre 1995.

In ogni caso, a seguito delle sopra menzionate novità introdotte dalla Riforma Fornero prima e dalla Legge di Bilancio 2017 poi, non è facile effettuare in autonomia il calcolo pensione INPDAP. Per questo motivo sul sito dell’INPS è possibile reperire un pratico simulatore per il calcolo pensione INPDAP. Tramite questo strumento il lavoratore, una volta inseriti i dati richiesti, può calcolare in pochi semplici clic quale sarà l’ammontare della sua pensione.

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