Imposta di bollo dei conti corrente: cos’è?

Imposta di bollo dei conti corrente: cos'è?
Quando si controlla l’estratto conto o quando si va alla ricerca delle informazioni per aprire un nuovo conto corrente si può notare che tra le voci di spesa c’è l’imposta di bollo. Si tratta di un’imposta relativamente giovane (è stata introdotta nel 2011 con il famoso decreto Salva Italia, anche se in seguito ha subito numerose modifiche), ma sono ancora in tanti a chiedersi cos’è questa imposta di bollo dei conti corrente.

Cos’è l’imposta di bollo dei conti corrente?

Fondamentalmente stiamo parlando di una tassa, una tassa dovuta dalle persone fisiche e dalle persone giuridiche per il semplice fatto di possedere un conto corrente di qualsiasi tipologia (ma è dovuta anche se si possiede un conto corrente postale o un libretto di risparmio). Viene applicata in misura fissa e viene trattenuta direttamente dall’istituto presso cui è stato aperto il conto. L’imposta di bollo del conto corrente ammonta a:
  • 34,20 euro per quanto riguarda le persone fisiche;
  • 100 euro per i titolari di partita IVA, le imprese e le aziende.
Non sono tenuti a pagare l’imposta di bollo i titolari di conti correnti che hanno una giacenza media non superiore ai 5.000 euro e i correntisti che hanno un reddito ISEE inferiore ai 7.500 euro. L’imposta non si applica sui cosiddetti conti correnti di base; alcuni istituti propongono dei conti correnti (soprattutto quelli online) per cui il cliente non deve pagare l’imposta, visto che è la banca stessa a farsene carico.

Come si calcola l’importo dovuto

L’imposta viene applicata nel momento in cui viene emesso l’estratto conto o il rendiconto; se nel corso dell’anno non c’è il rendiconto, l’imposta di bollo viene applicata il 31 dicembre. È importante sottolineare che se una persona è titolare di più conti o è intestatario di più libretti dovrà pagare l’imposta per ognuno di questi rapporti. Per effettuare il calcolo in pratica bisogna suddividere l’anno in trimestri e verificare in quali frazioni dell’anno si sono superati i 5.000 euro di giacenza media. Ad esempio, se nei primi sei mesi dell’anno sul conto vengono depositati tremila euro e nella seconda metà dell’anno invece ce ne sono il doppio, l’imposta di bollo dovuta ammonterà a 17,10 euro; questo perché per i primi due trimestri nulla è dovuto (la giacenza è inferiore ai 5.000 euro), mentre si dovrà pagare 8,55 euro (ovvero un quarto dell’imposta di bollo annua) per ciascuno degli ultimi trimestri in quanto la giacenza è superiore alla soglia indicata dalla legge.

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